lunedì 27 settembre 2010

L'ONU nomina un'ambasciatrice per accogliere gli alieni.

(da La Stampa.it 27 settembre 2010)
All'ONU un ufficio si occupa di programmare un eventuale incontro con gli extraterrestri
LONDRA

Quando e se gli alieni sbarcheranno sulla Terra e chiederanno di parlare con un rappresentante, colei che risponderà sarà Mazlan Othman, l'astrofisica malese incaricata dall’Onu di accogliere gli extraterrestri.

La donna, 58 anni, verrà nominata ufficialmente a capo del Ministero degli Affari Spaziali (Unoosa) dell’organizzazione internazionale la prossima settimana, in occasione della conferenza della Royal Society Kavli Foundation nel Buckinghamshire, in cui la Othman presenterà il suo "piano". La divulgazione dei progetti seguiti dall'astrofisica, che è stata a capo dell'agenzia spaziale malesiana con cui ha organizzato la preparazione al lancio del primo astronauta del suo Paese, si è resa necessaria data la scoperta di centinaia di nuovi pianeti che, secondo la stessa scienziata, «aumenterà le possibilità di rilevare la presenza di vita extrattereste nel cosmo». E questo significa che l'Onu deve essere pronto a coordinare la risposta dell'umanità a un eventuale «primo contatto», come riporta il Telegraph.

«La continua ricerca di comunicazioni extraterrestri ci permette di sperare che un giorno l'umanità riceverà segnali dagli alieni - ha spiegato la Othman ai colleghi scienziati - quando questo succederà dovremo avere in piedi una risposta coordinata che tenga conto della delicatezza del soggetto: l'Onu è una struttura già pronta per mettere in piedi questo meccanismo». Il professor Richard Crowther, esperto in diritto nello spazio presso l'agenzia spaziale che guida le delegazioni del Regno Unito alle Nazioni Unite, ha dichiarato che l'astrofisica malese è «la persona più adatta se un alieno dovesse chiedere di portarlo dal nostro leader».

Il piano per rendere l'Unoosa l'ufficio di coordinamento per affrontare gli incontri con gli alieni sarà discusso dai comitati scientifici consultivi delle Nazioni Unite e a fine assemblea dovrebbe raggiungere la sua versione conclusiva. Il punto di maggior dibattito sarà su come i futuri visitatori dovrebbero essere salutati.

All'interno del Trattato sullo spazio nel 1967, che sovrintende l'Unoosa, i membri delle Nazioni Unite avevano deciso di proteggere la Terra dalla contaminazione di specie aliene, con la loro sterilizzazione. La Othman sostiene invece un approccio più tollerante, nonostante il professor Stephen Hawking abbia avvertito che gli intrusi stranieri debbano essere trattati con cautela: «Immagino che possano vivere in navi enormi, avendo esaurito tutte le risorse del loro pianeta natale. Il risultato per noi sarebbe come quando Cristoforo Colombo sbarcò in America: le cose non andarono molto bene per i nativi americani».

POST-SCRIPTUM: purtroppo la notizia è stata smentita dall'ONU e dalla diretta interessata nei giorni successivi alla sua circolazione in tutto il mondo.

Nessun commento: