domenica 26 dicembre 2010

Il tramonto su Marte è... blu.

In questo eccezionale filmato postato ieri sul sito NASA, un piccolo e freddo sole tramonta in silenzio sull'orizzonte di Marte.
Le riprese sono state effettuate con una Pancam - camera panoramica da un operatore d'eccezione, la sonda Opportunity, a novembre di quest'anno, e sono state in seguito accelerate a sufficienza per visualizzare la traiettoria discendente dell'astro, che diffonde una tenue luminosità blu.


sabato 25 dicembre 2010

WIKILEAKS STA PER PUBBLICARE RAPPORTI SEGRETI SU UFO.

Riporto questa incredibile notizia pubblicata ieri nel portale di CURRENT, la TV indipendente, e corredo l’articolo da me tradotto con interessanti link trovati approfondendo in rete.

Il fondatore di Wikileaks Julian Assange ha comunicato al Guardian l’esistenza di "riferimenti a UFO" in alcuni dei cablo che la sua organizzazione non ha ancora pubblicato. Corre ora insistentemente voce che in questi si parli di una base sottomarina di UFO  nel Mare Antartico.


Il Times EU riferisce:

Un nuovo rapporto circolante oggi nel Cremlino preparato per il Presidente Medvedev dalla 45esima Divisione Controllo Spazio delle Forze Spaziali Russe (VKS) afferma che in una prossima pubblicazione di WikiLeaks verranno svelati cablo segreti degli USA  nei quali si riferisce che gli americani sono stati “coinvolti” sin dal 2004 in una “guerra” contro UFO provenienti da una base situata in Antartide o in sua prossimità, ovvero nel Mare Antartico. 
Secondo questo rapporto, gli Stati Uniti sarebbero entrati in stato di massima allerta il 10 giugno 2004, dopo che una massiccia flotta di UFO sarebbe “emersa all’improvviso” dal Mare Antartico per dirigersi verso Guadalajara, in Messico, ad appena 1600 chilometri dal confine statunitense (vedere qui e qui). Prima di raggiungere il confine con gli USA tuttavia, secondo il rapporto, questa massiccia flotta di UFO avrebbe fatto ritorno “dimensionale” alla  “base” nei mari dell’Antartide.
I timori statunitensi rispetto a questi UFO provenienti dall’Antartide sarebbero iniziati, secondo il rapporto, a partire dagli eventi eccezionali verificatisi l’11 luglio 1991 (definito “7/11”), quando durante l’eclissi solare i misteriosi velivoli sarebbero apparsi a centinaia su quasi tutto il territorio del Messico, compresa la capitale (per approfondire: leggere qui). Va notato che mentre milioni di messicani hanno assistito in televisione alla ripresa in diretta nazionale degli UFO nei cieli di Città del Messico, i media statunitensi si sono rifiutati di mandare in onda l’evento negli USA.  
Dal 2004, secondo il rapporto, la flotta UFO dell’Antartico avrebbe continuato a emergere dalla sua base, e l’ultimo di questi eventi si sarebbe verificato venerdì scorso, quando un’altra flotta molto numerosa sarebbe stata avvistata in Cile. 
Il "pericolo immediato" per il mondo, avverte il rapporto, in occasione delle emersioni improvvise della flotta UFO dal Mar Antartico, è rappresentato dalle gigantesche ondate causate dall’improvvisa fuoriuscita da quella che si ritiene la loro base sottomarina, una o più. La settimana scorsa, la Clelia II, nave da crociera in navigazione nell’Antartico con 160 persone a bordo, è stata prossima a rovesciarsi in mare quando è stata colpita dalle onde generate dall’emersione degli UFO dal Mare Antartico (articolo e video nel sito del Secolo XIX), e proprio oggi la nave Number One Insung (un peschereccio sudcoreano, leggere questa notizia) è affondata per le stesse ragioni, e del suo equipaggio di 42 membri sono stati tratti in salvo solo 20 uomini.
La notizia originale è questa.


mercoledì 22 dicembre 2010

La particella che confuta Dio.

A Ginevra tra gli scienziati italiani che guidano tutti i progetti del Cern

«Questo è l'attimo (possibile)
in cui nacque l'Universo»

Bosone di Higgs, il primo indizio dal superacceleratore Lhc

(dal Corriere Scienze)

GINEVRA - La «particella di Dio» ha già un volto. «Potrebbe essere proprio il bosone di Higgs che cerchiamo» dice Guido Tonelli a capo dell'esperimento Cms, uno dei quattro installati nell'anello del superacceleratore Lhc al Cern di Ginevra. «Il segnale che abbiamo raccolto ha tutte le caratteristiche teorizzate - aggiunge Tonelli -. Una coppia di bosoni Z decadono e ciascuno emette due muoni. L'evento è stato ricostruito nei dati raccolti fino al mese di ottobre. Per la ricerca del bosone di Higgs si cercano, appunto, eventi con quattro muoni di questo tipo che però devono presentarsi in un numero ben maggiore. Quelli identificati sono troppo pochi e quindi sono considerati un fondo di misura. Però ciò che abbiamo visto ad un livello di energia di 200 GeV ci dice che siamo sulla strada giusta. E questo è importante per arrivare a destinazione».

Qualcosa di simile è stato rilevato pure nell'esperimento Atlas di Fabiola Gianotti, sempre all'Lhc, e anche al Tevatron americano. «Questo è uno dei tanti risultati già ottenuti nei mesi scorsi - nota Gianotti - i quali ci hanno mostrato, in brevissimo tempo, cioè nell'anno di attività dopo la riparazione dal guasto dell'autunno 2008, tutta la fisica conosciuta». Dal 6 dicembre il superacceleratore ginevrino è stato spento per un paio di mesi di manutenzione e così siamo potuti scendere nelle caverne degli esperimenti a cento metri di profondità. Finora l'energia massima raggiunta negli scontri fra le nuvole di protoni all'interno dell'anello è di 7 TeV, cioè la metà della potenza massima per la quale è stato progettato. «Ma il risultato già ottenuto - spiega Tonelli - è stato così importante e significativo che ci ha spinto a cambiare tutti i programmi di lavoro stabiliti. In pratica ci siamo resi conto che molti obiettivi potranno essere raggiunti a questo livello di energia o poco più, ad esempio 7,1 TeV, che è quello che si farà alla riaccensione».

Tonelli e Gianotti fanno parte dei 600 scienziati italiani dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) impegnati con la nuova macchina destinata a riprodurre le condizioni dell'Universo una frazione di secondo dopo il big bang dal quale ogni cosa ha avuto origine. Tutti i quattro esperimenti allestiti sull'anello sono diretti da italiani. Paolo Giubellino governa l'esperimento Alice e Pier Luigi Campana l'esperimento Lhcb. Lo stesso acceleratore con magneti superconduttori è stato costruito sotto la guida di Lucio Rossi. Inoltre, anche il direttore di tutta la ricerca del Cern, Sergio Bertolucci, è un fisico italiano. Insomma, la predominanza internazionale dei nostri scienziati delle alte energie è riconosciuta sul campo: alla guida degli esperimenti, infatti, si è eletti direttamente dai ricercatori del gruppo e sono complessivamente seimila di ogni nazionalità quelli coinvolti da Lhc. Tra loro c'è persino un migliaio di americani, invertendo, nella fisica, il flusso che di solito vede gli europei andare oltre Atlantico.

Ma intanto si sta già lavorando per migliorare le capacità di Lhc, potenziandole da 5 a dieci volte rispetto ad oggi. Il programma è stato appena approvato dal Consiglio del Cern e si è impegnati nella realizzazione dei primi elementi. «Sostituiremo alcune parti attuali - precisa Lucio Rossi - con altre di tecnologia più avanzata in modo da aumentare la cosiddetta luminosità dell'acceleratore, vale a dire il numero di collisioni che possono avvenire ogni secondo nello scontro tra i protoni. Questo significa accrescere considerevolmente le possibilità di scoperta. I primi prototipi dei nuovi elementi dell'anello saranno pronti nel 2013; poi si procederà alla costruzione di trenta magneti che rimpiazzeranno nel 2020 altrettanti vecchi elementi».
I test, iniziati lo scorso mese, fanno ricorso al nuovo superconduttore niobio-tre-stagno con il quale si è fabbricato un primo piccolo magnete.
Il tempo corre veloce al Cern, ormai diventato il più importante centro di ricerche nucleari del mondo; un primato che rimarrà tale presumibilmente per almeno un ventennio, grazie anche ai miglioramenti in corso.

Giovanni Caprara
21 dicembre 2010

domenica 19 dicembre 2010

Concorso letterario di fantascienza: Rigel

Pubblichiamo di seguito il bando del Concorso di Fantascienza Rigel, a cura di Ferrara Edizioni, in collaborazione con Club GHoST, l'associazione culturale Area 31 e il portale ePress.



 REGOLAMENTO 

01) Sezioni: unica, dedicata a racconti inediti di genere fantascienza.
02) Scadenza: gli elaborati dovranno pervenire entro il 30/09/2011
02.2) I racconti dovranno essere tassativamente inediti (anche su internet) e non aver raggiunto le prime posizioni di merito in altri concorsi. Si può partecipare con un solo racconto.
03) Costo: gratuito
04) Limiti: i racconti non dovranno superare le ventimila battute (caratteri), spazi inclusi, pena la decadenza dal concorso dell’opera inviata. Al fine di non debordare dal suddetto limite, consigliamo l’utilizzo della funzione “conteggio parole” del menù “strumenti” di Word.
05) Invio dei testi: il materiale dovrà essere inviato in formato doc o txt al seguente indirizzo di posta elettronica: concorsi@ferraraedizioni.itIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo con allegata la biografia aggiornata, una scheda dati personali e una scheda di presentazione dell’opera. La biografia, la scheda personale e la scheda di presentazione dell'opera sono FONDAMENTALI al fine dell’accettazione del racconto al concorso. NON si accettano opere nel solo formato cartaceo: il racconto DOVRA' essere accompagnato anche dal suo relativo file in formato doc o txt.
05.2) Oltre al formato (doc o txt) il testo, essendo poi pubblicato in rete, NON dovrà contenere simboli speciali che possano alterare la sua formattazione. In particolare sono da EVITARE i simboli << >> usati per i dialoghi che potranno essere sostituiti dalle classiche virgolette " ". Eventualmente è possibile allegare anche una versione dell'opera preparata per la pubblicazione on-line.
05.3) Come riscontro della corretta ricezione delle opere inviate, la redazione spedirà una mail di conferma ai partecipanti. Se non si riceve questa e.mail nel giro di qualche giorno significa che la ricezione delle opere in concorso non è avvenuta correttamente per diversi motivi (indirizzo mail non valido, mancanza di allegati, dati insufficienti, ecc.). In questo caso rispedire gli elaborati o contattare direttamente la nostra redazione per telefono (0114116907 - 3485483608).
06) Insieme al racconto DOVRA' essere inviata anche l’autorizzazione di pubblicazione cartacea (qualora l’opera rientrasse tra le migliori). Scaricate il file direttamente DA QUI. L’autorizzazione è un requisito necessario al fine dell’accettazione del racconto al Concorso (da spedire via posta presso AREA 31 c/o Ditta Ferrara, Corso Antony 2/B - 10093 Collegno TO o via fax al numero: 1782201430). L'autorizzazione DOVRA' essere inviata insieme all'opera (ne prima o dopo), compilata correttamente in tutte le sue parti e con firma LEGGIBILE.
07) Giudizio dei racconti: ai visitatori, a partire dal 03/10/2011 e sino al 07/11/2011, sarà consentito votare on-line i racconti partecipanti, i quali saranno pubblicati in apposita sezione del portale ePress (http://lnx.dittaferrara.it/epress). Al risultato “popolare”, si sommerà quello della giuria, presieduta da Sergio Bissoli, Fahara Driade, Giovanni Tuveri, James Garofalo e Massimo Ferrara e coordinata da Mara, con il supporto di Federica e Tommaso Angileri.
07.2) Durante il periodo di svolgimento del concorso compreso quello delle votazioni o eventuali proroghe, NON sarà possibile modificare o ritirare i racconti presentati per la partecipazione. A fine concorso e periodo di votazione l'autore potrà poi utilizzare la sua opera come meglio crede.
08) Risultati: saranno pubblicati sulle pagine del portale ePress dal 14/07/2011
09) Premi per i vincitori:
  • Primo classificato
- Pubblicazione del racconto sul prossimo volume della collana Inside GHoST edita da Ferrara Edizioni.
- Manifesto originale (70 x 33 cm.) del film "Destinazione Luna" di Gerorge Pal e Irving Pichel.
- Una copia del volume "Revenant" di Giovanni De Matteo (Premio Urania '06) edita da Ferrara Edizioni.
- Adesione gratuita come socio sostenitore al Club Area 31.
  • Secondo  e terzo classificato

- Pubblicazione del racconto sul prossimo volume della collana Inside GHoST edita da Ferrara Edizioni.
- Adesione gratuita come socio sostenitore al Club Area 31.
Inoltre:
I migliori racconti classificati saranno raccolti in un’antologia cartacea (Rigel 2010, appunto)
I racconti più meritevoli potranno essere scelti anche per una pubblicazione ufficiale prodotta e distribuita dell’editrice Ferrara Edizioni (www.ferraraedizioni.it).
10) La partecipazione al concorso implica la disponibilità dei partecipanti alla pubblicazione del racconto sul portale ePress (http://lnx.dittaferrara.it/epress). Nella mail di trasmissione, gli autori dovranno darne esplicita autorizzazione. Resta inteso che i diritti dell’opera rimangono in capo all’autore.
11) Tutela della privacy. Con l’invio dei racconti, gli autori acconsentono al trattamento dei loro dati personali i quali sono finalizzati alla sola gestione del premio. Responsabile del trattamento è il presidente dell'Associazione Area 31, Massimo Ferrara e il Vicepresidente James Garofalo.
Ai sensi della legge 675/96 si comunica che i dati inviati verranno utilizzati ad esclusivo uso interno e non saranno comunicati o ceduti ad altro soggetto.
12) Per qualsiasi informazione contattare la nostra redazione direttamente da qui: VAI...

martedì 14 dicembre 2010

Scuola di arti narrative marcos y marcos.

Pubblico volentieri un comunicato ricevuto dalla casa editrice marcos y marcos.

Dopo trent'anni di lavoro in mezzo alle storie e dodici anni di corsi di editoria,
Dopo mille libri e tremila eventi, nasce a Milano la



Piccola scuola di arti narrative
marcos y marcos


La nostra scuola apre i battenti in marzo 2011: offre un corso di scrittura creativa di nuova concezione. Editori, redattori, attori, autori affermati e aspiranti scrittori si metteranno in gioco seguendo un copione inedito, necessariamente a sorpresa, ma che pone al primo posto didattica, concretezza, fantasia. 
Questa scuola non si rivolge solo ad aspiranti scrittori, ma a tutti coloro che usano la parola scritta per passione e professione.
Maggiori informazioni su formula, docenti e orari sul sito:

sabato 11 dicembre 2010

Mano bionica: in progress.

Di fronte a un video simile (che risale a ormai un anno fa), che bisogno c'è di commentare?
Semplicemente, vi invito a visualizzare il filmato e condividere le emozioni che dà l'idea che un simile sentiero sia perseguito con tenacia.

venerdì 10 dicembre 2010

Nuova Libreria Fanucci a Roma.

Molto volentieri pubblico il comunicato stampa ricevuto da Fanucci Editore, relativo ad una bellissima notizia, ovvero l'apertura, alla data di oggi, di una seconda libreria romana. 
I migliori auguri da Fantascienzaedintorni!

In una realtà in cui le librerie indipendenti sono sempre più in difficoltà, Fanucci editore è orgoglioso di annunciare l’apertura della sua seconda libreria a Roma, in via di Vigna Stelluti 162 (una traversa di Corso Francia).
La prima, aperta nel 2004, è situata a piazza Madama 8.
Andando controcorrente rispetto al trend attuale che vede diminuire progressivamente il numero delle librerie indipendenti, Fanucci inaugura un nuovo progetto, inseguendo i tratti distintivi del suo modo di fare editoria: istinto e professionalità.

La nuova Libreria Fanucci si estende su quattrocento metri quadrati, in una delle zone più importanti di Roma. Un ambiente luminoso e raffinato, comprensivo di un ampio spazio incontri e un fornito e accogliente spazio bimbi. Wi-Fi gratuito, un ampio catalogo e un’area dedicata al relax e alla lettura, renderanno questo luogo un ambiente confortevole e stimolante.
La libreria aprirà al pubblico il 10 dicembre, mentre la festa per l’inaugurazione sarà mercoledì 15 dicembre:

DALLE 16.00

appuntamento con GERONIMO STILTON
per un simpatico pomeriggio all’insegna di giochi e divertimento

DALLE 18.00

inaugurazione della libreria.


Libreria Fanucci, via di Vigna Stelluti 162 - 00191 Roma.

Tel. 0645420837 / 0645421757

www.libreriafanucci.itwww.fanucci.it


Ufficio stampa Fanucci Editore
Via delle Fornaci, 66 - 00165 Roma
Tel: 06-39366384/Fax: 06-6382998
ufficiostampa@fanucci.it - 3356983780

martedì 7 dicembre 2010

Incubi natalizi, un visionario pomeriggio con Burton, al Mu.Fant

Fantaday al Mu.Fant

Sabato11 dicembre 2010
ore 16,00 - 19,00

il Mu.Fant
Museo-lab del Fantastico e della Fantascienza
via Luini 195 Torino

nel contesto della mostra
Il felice mondo oscuro di Tim Burton"
presenta
 
“INCUBI NATALIZI...un visionario pomeriggio con Burton”
 a cura di Stefanie Groener


Stefanie Groener ci condurrà in un fantastico viaggio alla scoperta della poetica del visionario regista, con particolare attenzione ad uno dei suoi più recenti capolavori: The Nightmare Before Christmas. Un intervento divertente e interattivo, durante il quale si potrà sperimentare la tecnica dello stop motion utilizzata nel film. Nel corso del pomeriggio Stefanie assieme ad Andrea Salimbeti - col quale ha curato l'installazione dedicata a Tim Burton - guiderà il pubblico nella visita alla mostra. Si potranno scoprire le modalità di costruzione e assemblaggio del grande plastico del villaggio di The Nightmare Before Christmas, riprodotto fedelmente dalle sequenze del film.

Programma:

ore 16,15
visita all'esposizione permanente ed alla sezione "German Impache"
a cura di Silvia Casolari e Davide Monopoli
ore 16,45
visita all'esposizione "Il felice mondo oscuro di Tim Burton"
a cura di Salimbeti e Groener
ore 17,15
breve conferenza sul film The Nightmare Before Christmas e minilab di stop motion
a cura di Stefanie Groener
ore 18,15
votazione opere in concorso Metropolis: Torino futura e spazio aperitivo

(ingresso tessera Mu.Fant 3 €)

info:
Orari di visita: dal 24 ottobre al 20 dicembre.
Mattino: visite scolastiche. Pomeriggio: dal mar. al ven. dalle 14,00 alle18,30
Nei weekend su prenotazione telefonica.

Spazio Mu.Fant - via Luni 195 - Torino
tel. 011-19702033 - cell. 3498171960 - 3475405096
associazioneimmagina@gmail.com
Facebook: Mufant Casolari Monopoli
Skype: associazione.immagina           
www.mufant.it (in fase di ultimazione)


Lo Spazio Mu.Fant è un progetto di Associazione Immagina e di ITER, Città di Torino

domenica 5 dicembre 2010

DNA all'arsenico.

La Nasa ora ha il suo alieno: un batterio all'arsenico

di Cristiana Pulcinelli (L'Unità, 3 dicembre 2010)
 
Un batterio particolare, così particolare che potrebbe farci cambiare idea su cosa sia essenziale per la vita. Lo hanno trovato nei sedimenti di uno dei luoghi più inospitali della Terra, il Mono Lake, un lago estremamente salato e ricco di arsenico. Lo hanno portato in laboratorio e lo hanno nutrito con una dieta povera di fosforo e ricca di arsenico. E il batterio non solo è sopravvissuto, ma ha incorporato l'arsenico, che come tutti sanno è fortemente tossico per gli esseri viventi, in tutte le strutture biochimiche essenziali per la sua vita, dal DNA alle proteine.
ALTRI PIANETI La scoperta, finanziata dalla Nasa e condotta da un gruppo di ricercatori guidati da Felisa Wolfe-Simon, è stata pubblicata su Science Express. Tra gli scienziati coinvolti ci sono anche due astrobiologi famosi come Paul Davies e Ariel Anbar. Proprio da Davies e Anbar era nata qualche anno fa l'idea che la vita su altri pianeti potrebbe richiedere elementi chimici diversi da quelli che troviamo nelle forme di vita conosciute. Sappiamo infatti che la vita ha bisogno di sei elementi per esistere: carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo. Ma, si sono chiesti gli scienziati, su un altro pianeta, con altre condizioni, potrebbe esistere una forma di vita diversa da questa? Una vita che, magari, al posto di uno di questi elementi ne ha un altro? Già nel 2009 era uscito un articolo dello stesso team sull'International Journal of Astrobiology in cui si ipotizzava che l'arsenico potesse sostituire il fosforo che, nella forma di fosfato, è presente in varie strutture come il DNA e l'ATP, la molecola che funziona da «carburante» delle cellule. Non solo, spiega Wolfe-Simon, «ipotizzavamo anche che un organismo di questo genere poteva essersi evoluto sulla Terra moltissimo tempo fa ed essere sopravvissuto in qualche luogo inusuale». Da queste premesse è nata la ricerca finanziata dal programma di astrobiologia della Nasa. Naturalmente il batterio, battezzato GFAJ-1 e che fa parte dei Gammaproteobatteri, suscita tanto interesse non solo perché è l'unico organismo visto finora sulla Terra che ha la doppia capacità di vivere e crescere sia con il fosforo che con l'arsenico, ma perché si pensa che le forme di vita su altri pianeti possano essere simili a lui. «Si tratta – ha commentato Paul Davies – di una forma di vita davvero aliena poiché appartiene a un albero della vita differente, con un'origine separata dalla nostra. Ma potrebbe essere l'indizio del fatto che esistono organismi ancora più strani». Una sorta di «biosfera ombra» parallela alla nostra e di cui ancora sappiamo molto poco. La cosa è tanto più interessante se si considera che sul nuovo numero di Nature è uscito un articolo in cui si sostiene che le galassie più antiche della nostra contengano una quantità di stelle rosse nane venti volte superiore a quelle presenti nella Via Lattea e dalla cinque alle dieci volte superiore a quanto stimato precedentemente. Secondo i ricercatori, questo potrebbe significare che vi siano trilioni di pianeti (un trilione equivale a un miliardo di miliardi) simili alla Terra e aumenterebbe le possibilità che esistano forme di vita nello spazio infinito. Ma c'è anche qualcuno che ricorda l'abilità della Nasa nel mettere in moto il mondo della comunicazione quando ci sono in gioco i fondi per la ricerca. In questo caso, i tempi stringono. Nel blog The Great Beyond sul sito di Nature si trova un articolo in cui si ricorda che il 3 dicembre, ovvero oggi, decade una risoluzione che congela i fondi alla Nasa ai livelli del 2010. Ora il Congresso degli Stati Uniti dovrà decidere quanto e per quanto tempo vorrà finanziare l'ente spaziale americano.
L'Unità - 3 dicembre 2010.
La notizia sul sito della NASA è qui.

venerdì 3 dicembre 2010

Corsi di scrittura presso CUT-UP Edizioni a Roma e La Spezia.

Comunichamo che l’associazione culturale B52 e Cut-up edizioni promuovono il secondo Corso di scrittura narrativa, che si terrà nelle sedi di Roma e di La Spezia.

Il corso si articola su due livelli:

A) Livello base: diretto a tutti coloro che amano la scrittura e vogliono apprendere le tecniche di un buon racconto (dalla definizione del personaggio al ritmo della storia, dal dialogo all’ambientazione). Il corso prevede 20 lezioni di due ore ciascuna (costo: 350 €).

B) Livello avanzato: è indirizzato a quanti intendono approfondire la scrittura in vista di uno sbocco editoriale. Il corso si basa su sei incontri, a carattere seminariale e laboratoriale, di sei ore ciascuno (costo: 420 €).

Il corso è organizzato da Fabio Nardini e vedrà la partecipazione, tra gli altri, degli scrittori Massimo Mongai, Cristina Origone, Alda Teodorani, Francesco Trento. Ogni partecipante verrà invitato a preparare un elaborato (racconto nel primo livello, romanzo o antologia di racconti nel secondo livello) che verrà pubblicato al termine del corso a cura di Cut-up edizioni.

Per maggiori informazioni:

Segreteria associazione B52, tel. 377 2697179

E-mail: B52associazione@yahoo.it

sito: www.cut-up.net

CREATE YOUR SPACE (with E.S.A.)!

Plaudendo all'iniziativa, pubblico volentieri il comunicato dell'ESA, Agenzia Spaziale Europea, inviatoci da Silvia Dettori dell'Agenzia, che ringraziamo.
Si tratta di una gara di creatività sui temi legati allo spazio.

Create your Space
L’Agenzia Spaziale Europea lancia una gara di creatività su Facebook.
L’ESA propone una selezione di 11 immagini scelte tra le più belle del suo archivio e invita gli utenti di Facebook a trarne ispirazione per realizzare un’opera creativa.

Prendendo spunto dalle immagini di stelle e pianeti, della Terra vista dallo spazio e degli astronauti dell'ESA, i partecipanti potranno esprimere liberamente la loro inventiva e la loro fantasia usando il mezzo espressivo che preferiscono:  un dipinto, una canzone, un video, una ricetta di cucina, un fumetto, una fotografia… Tutte le forme d’arte sono ammesse alla gara, non ci sono limiti.
Vinceranno le opere che raccoglieranno più “Mi piace”.
Questo è la pagina che ospita la gara.
Questo è il regolamento.

COME PARTECIPARE
1. Clicca sul "Mi piace" in alto nella pagina per diventare fan.
2. Scegli una delle 11 immagine sulla Bacheca.
3. Crea un'opera ispirata all'immagine che hai scelto - puoi creare un racconto, una poesia, un dipinto, un fumetto, un video, una ricetta, un haiku, una scultura, qualsiasi cosa. Non sei costretto a rispettare il tema dell'immagine, se questa ti suggerisce qualcosa di completamente diverso... perché no? Sentiti libero di esprimerti col mezzo che preferisci.
4. Carica la tua creazione sulla piattaforma che preferisci, ma NON su Facebook. Puoi caricare la tua opera su YouTube, Flickr, Twitter, sul tuo blog. I contenuti caricati su Facebook non saranno ammessi alla gara.
5. Tagga la tua opera con la parola-chiave 'ESA_space_inspiration".
6. Posta un link alla tua creazione nei commenti al post che contiene l'immagine che ti ha ispirato.
7. Si possono postare link alle creazioni fino al 2 gennaio 2011.
8. Si può votare fino al 4 febbraio 2011.

COME VOTARE
Votare per un'opera è molto semplice: clicca sul "Mi piace" del commento che contiene la tua creazione preferita.

VINCITORI
Ci sarà un vincitore per ogni immagine proposta come ispirazione. Vincerà la persona la cui opera avrà raccolto più "Mi piace".

PREMIO
I vincitori riceveranno una borsa piena di sorprese spaziali. Le opere vincenti saranno pubblicate sul sito dell'Agenzia Spaziale Europea (www.esa.int).
LBi for ESA - European Space Agency

Silvia Dettori
User Experience Designer


ESRIN
Via Galileo Galilei
Casella Postale 64 I-00044 Frascati, Italy
silvia.dettori@esa.lbigroup.it | www.esa.int

giovedì 2 dicembre 2010

Il mantello dell'invisibilità che agisce nello spazio-tempo (da Il Corriere della Sera Scienze)

Nasconde gli eventi e non gli oggetti

Il mantello dell'invisibilità
che agisce nello spazio-tempo

Alberto Favaro, co-autore dello studio: «È un mantello elettromagnetico che agisce nello spazio e nel tempo»

Studi sul mantello dell'invisibilità
Studi sul mantello dell'invisibilità
BRUXELLES
- Il mantello che rende invisibili gli eventi è un’intuizione reale. L’Imperial College di Londra ha studiato un blocco di materiale che avvolgendo una persona può nasconderne i movimenti. Alberto Favaro lavora presso il dipartimento di Fisica dell’Imperial College: «Un uomo per strada è coperto dal mantello spazio-temporale e saluta con la mano. Il suo gesto sarà invisibile a chi osserva. L’uomo sembrerà fermo per tutto il tempo. Otteniamo l’invisibilità dell’evento manipolando la velocità della luce».
LUCE - Favaro ha collaborato al progetto del mantello spazio-temporale con Martin McCall, Paul Kinsler, del suo stesso istituto e Allan Boardman, dell’Università inglese di Salford. «Normalmente noi vediamo un individuo o un oggetto perché la luce gli va contro e viene riflessa», continua Favaro. «Se, però, manipoliamo la velocità della luce e illuminiamo l’uomo solo prima e dopo il compimento di un’azione, abbiamo eliminato la frazione di tempo in cui ha agito. La velocità della luce che arriva nei materiali può essere manipolata a differenza di quella nel vuoto».
MANTELLI DIVERSI - Lo studio britannico a cui ha partecipato Favaro è stato pubblicato sul Journal of Optics che si occupa di tutti gli aspetti della ricerca nell’ottica. Il mantello è diverso da un altro progettato sempre presso l’Imperial College e presentato alla Commissione europea di Bruxelles all’interno del progetto Phome. Esistono blocchi di materiale che rendono gli oggetti tridimensionalmente invisibili, come in Phome vengono utilizzati metamateriali che curvano le onde luminose donando l’invisibilità all’oggetto. «Negli altri studi la persona è sempre invisibile perché sono mantelli che agiscono nello spazio», spiegao Favaro. «Noi, invece, tagliamo una scena della sua vita con un mantello elettromagnetico che agisce sia nello spazio che nel tempo. È appunto spazio-temporale».
ILLUSIONE DEL TELETRASPORTO - Nell’articolo del Journal of Optics si fa cenno al teletrasporto modello Star Trek. «Come in un film di cui si tagliano dei fotogrammi», indica Favaro, «se l’uomo si sta muovendo e il suo spostamento è invisibile, quando riappare in un punto diverso c’è l’impressione che si sia mosso da un luogo a un altro istantaneamente. Sembra che sia stato teletrasportato, ma è solo un’illusione».

Giovanni de Paola (per Corriere della Sera Scienze)
26 novembre 2010 (ultima modifica: 28 novembre 2010)

mercoledì 1 dicembre 2010

DBOOKS.IT GIOCA IL POKER! - Prezzi, compensi, DRM e sostenibilità: la filosofia di dbooks.it

COMUNICATO STAMPA

dbooks.it
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20154 Milano (MI)

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Milano, 12 novembre 2010

Nel nuovo panorama dell’editoria digitale, sono molti i punti su cui si sta ancora discutendo: prezzi dei libri elettronici, rapporto con gli autori, protezione dei contenuti e riduzione degli sprechi. dbooks.it ha le idee molto chiare e fonda su questi elementi la propria filosofia e mission.

Il prezzo giusto
Uno dei punti di forza dell’editoria digitale è il grande risparmio per gli editori in termini di carta, stampa e distribuzione. A questo risparmio è giusto che corrisponda una proporzionale riduzione del prezzo di copertina. dbooks.it ritiene che il costo corretto per i libri elettronici sia pari a un terzo di quello delle analoghe versioni stampate, con un prezzo medio compreso tra i quattro e i sei euro. Al momento la legge italiana non prevede agevolazioni IVA per gli ebook, che sono ancora soggetti all’aliquota del 20 percento, a meno che non vengano distribuiti su supporto fisico. La speranza è che questo balzello venga presto rimosso, permettendoci di ridurre ulteriormente i prezzi finali al pubblico.

Il compenso per gli autori
Il minore costo dei libri elettronici non deve risultare penalizzante per chi scrive. Per questo, dbooks.it ha deciso di garantire ai propri autori una percentuale pari al 30 percento dei ricavi, ovvero il triplo rispetto alla media del settore. In questo modo, per ogni copia elettronica venduta l’autore viene a percepire la stessa cifra che riceverebbe da una copia cartacea.

Protezione dei contenuti

Negli ultimi 10 anni, abbiamo assistito a una rivoluzione inimmaginabile nel settore musicale: Apple® è riuscita a creare un impero grazie al proprio servizio di vendita iTunes Store™, diventando il player più importante in assoluto nel mondo della musica. L’esperienza di Apple è illuminante sotto molti aspetti, compreso quello della protezione dei contenuti. Dopo avere utilizzato per anni il sistema DRM, nato allo scopo di difendere la musica dalla copia e diffusione illegale, il colosso delle vendite online ha deciso di eliminarlo completamente da tutto il proprio catalogo. Le canzoni in vendita oggi su Apple Store™ non sono protette in alcun modo. Questo perché l’esperienza ha dimostrato che da una parte il DRM è inutile nella lotta alla pirateria, poiché viene facilmente aggirato da chi ha intenzione di farlo, dall’altra rappresenta un ostacolo vero solo per chi acquista legalmente, che si trova a dover sopportare numerose limitazioni. Per assurdo, la presenza del DRM diventa un elemento a favore della pirateria, poiché le copie illegali sono prive di questi vincoli, come la possibilità di convertire e spostare liberamente i contenuti acquistati. dbooks.it ha fatto tesoro degli insegnamenti di Apple e per questo ha deciso di proporre i propri libri elettronici senza i vincoli dei DRM, nella certezza che una consistente parte del pubblico sia disposta a pagare un prezzo corretto per acquistare legalmente i prodotti. Coloro che decidono di copiarli, lo farebbero ugualmente anche in presenza di protezioni.

A favore dell’ambiente
I dispositivi per la lettura degli ebook, in particolare quelli che utilizzano la tecnologia a inchiostro elettronico, mettono a segno un punto a favore dell’ambiente. La ricerca The environmental impact of Amazon’s Kindle, a cura di Emma Ritch, prodotta da Cleantech Group®, nota società di consulenza finanziaria nell’ambito della “green economy”, ha dimostrato che a partire dal 23mo libro letto su un dispositivo elettronico, questo diventa più eco-sostenibile rispetto ai libri cartacei. Per la precisione, i dati mostrano che le emissioni di CO2 di un ebook reader nel suo intero ciclo di vita equivalgono a circa 168 kg, pari a quelle provocate dalla produzione e dalla distribuzione di 22,5 libri. È possibile scaricare gratuitamente l’intera ricerca registrandosi gratuitamente sul sito di Cleantech Group, http://cleantech.com

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LIBRI ELETTRONICI: INFORMAZIONI TECNICHE - Formati, lettori e differenze tecnologiche

 
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LIBRI ELETTRONICI: INFORMAZIONI TECNICHE
Formati, lettori e differenze tecnologiche


Milano, 12 novembre 2010

Benché si parli molto di editoria elettronica in questo periodo, a volte c’è ancora della confusione di fondo su quelle che sono le piattaforme, i formati e le tecnologie. Per comodità di consultazione, riepiloghiamo brevemente le principali differenze.


Ebook reader e tablet
Il termine “libri elettronici” identifica in modo generico le opere testuali in formato digitale, ma al di sotto di questo cappello ci sono importanti differenze. Per cominciare, sono diversi i dispositivi che possono essere utilizzati per la lettura, che vanno dai classici PC ai cellulari più evoluti. I riproduttori di ebook “veri e propri” possono però essere divisi in due categorie: quelli generici, o tablet, a cominciare dall’iPad di Apple, che sono in realtà computer super compatti e gli ebook reader a inchiostro elettronico. I primi sono dispositivi multifunzione, che permettono anche di guardare video, ascoltare musica, giocare e installare applicazioni, con uno schermo analogo a quello di un monitor. I secondi sono invece dispositivi specializzati, progettati unicamente per la lettura. La caratteristica principale di questi ultimi è lo schermo con tecnologia a inchiostro elettronico: invece di avere dei pixel o LED che si illuminano, sfrutta il principio elettromagnetico per disporre sul “foglio” delle particelle caricate elettricamente, in modo da formare le parole. Il concetto è analogo a quello della stampa e il risultato è quanto di più simile a un classico libro possiamo immaginare. I vantaggi di questa soluzione solo molteplici: la vista non viene affaticata durante la lettura, poiché non c’è retroilluminazione, e l’ebook reader richiede corrente solo quando viene cambiata la  pagina, quindi ha un’autonomia eccezionale e un basso impatto energetico. Al momento, gli svantaggi di questa soluzione sono la visualizzazione solo in bianco e nero, benché siano già stati annunciati i primi modelli a colori, il prezzo ancora elevato e il tempo di refresh, ovvero il fatto che al passaggio di pagina la schermata diventi nera per una frazione di secondo. Alcuni esempi di ebook redaer si possono trovare su www.simplicissimus.it.


I principali formati
Così come ci sono due categorie principali di dispositivi, troviamo anche due formati che si stanno imponendo sul mercato dell’editoria digitale. Il primo è il classico PDF, utilizzato principalmente per i tablet, che offre la possibilità di elaborare la parte grafica e di sfruttare le capacità multimediali dei dispositivi, con l’inserimento di animazioni, video, sonoro e collegamenti ipertestuali ai siti Internet. Per gli ebook reader si è invece imposto il formato ePub, uno standard aperto basato su XML composto principalmente da testo, che viene reimpaginato automaticamente in base alle caratteristiche del dispositivo e alle preferenze del lettore, con la possibilità di cambiare dinamicamente le dimensioni dei caratteri. Prevede anche la possibilità di inserire immagini all’interno dei testi e suddividere l’opera in capitoli. Un’alternativa analoga all’ePub è il Mobi Pocket, utilizzato da Amazon per i propri ebook.
dbooks.it supporta tutti e tre questi formati: al momento dell’acquisto, per la maggior parte dei libri il cliente riceve automaticamente i file PDF, ePub e Mobi Pocket, con la libertà di utilizzare quelli che desidera. Per ogni opera viene precisato quali sono i formati disponibili.


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SI SCRIVE LIBRO, SI DIRÀ (ANCHE) EBOOK - Dati, prospettivi e scenari del prossimo futuro dell'editoria digitale

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SI SCRIVE LIBRO,
SI DIRÀ (ANCHE) EBOOK
Dati, prospettivi e scenari del prossimo futuro dell'editoria digitale


Milano, 18 novembre 2010

L’ebook, o libro digitale, non è certamente una novità assoluta: bisogna risalire almeno alla nascita del progetto Gutenberg, quarant’anni fa (1971), per trovare il primo esempio di digitalizzazione seriale di testi letterari. È solo da pochi anni, però, che il formato elettronico è diventato una realtà conosciuta, sempre più diffusa e utilizzata. Come sempre capita nel caso delle rivoluzioni tecnologiche, dopo un inizio lento, una volta superato il punto di non ritorno la crescita è diventata esponenziale.

Nel mercato statunitense, oggi l’ebook rappresenta una percentuale non indifferente del mercato editoriale: volendo dare credito alle stime più conservative, le vendite si avviano a rappresentare il 10% dell’intero settore editoriale. Secondo i dati forniti dall’associazione degli editori americani (AAP) e dall’International Digital Publishing Forum (IDPF), nei primi sei mesi del 2010 le vendite dei 15 principali operatori del settore editoriale hanno raggiunto il volume di quasi 180 milioni di dollari, superando quello dell’intero 2009.

Lo scenario, inoltre, è destinato a volgere ulteriormente a favore del nuovo formato: nel corso di un’indagine online condotta da Harris Interactive su 2,775 soggetti intervistati,  l’8% infatti ha dichiarato di avere acquistato un lettore di ebook (nella categoria è stato incluso anche l’iPad) e il 12% ha ammesso l’intenzione di comprarlo entro i successivi sei mesi.


Quarters    Revenues    Quarters    Revenues    Quarters    Revenues
Q1 02    $1,556,499    Q1 06    $4,100,000    Q1 10    $91,000,000
Q2 02    $1,258,989    Q2 06    $4,000,000    Q2 10    $88,700,000
Q3 02    $1,329,548    Q3 06    $4,900,000    Q3 10    $119,700,000
Q4 02    $1,649,144    Q4 06    $7,000,000    Q4 10   
Q1 03    $1,794,544    Q1 07    $7,500,000        
Q2 03    $1,842,502    Q2 07    $8,100,000        
Q3 03    $1,789,455    Q3 07    $8,000,000        
Q4 03    $1,917,384    Q4 07    $8,200,000        
Q1 04    $1,794,130    Q1 08    $11,200,000        
Q2 04    $1,887,900    Q2 08    $11,600,000        
Q3 04    $2,460,343    Q3 08    $13,900,000        
Q4 04    $3,477,130    Q4 08    $16,800,000        
Q1 05    $3,161,049    Q1 09    $25,800,000        
Q2 05    $3,182,499    Q2 09    $37,600,000        
Q3 05    $2,310,291    Q3 09    $46,500,000        
Q4 05    $2,175,131    Q4 09    $55,900,000          

I dati si riferiscono alle vendite di circa 15 case editrici USA attraverso i canali distributivi all’ingrosso: i valori riferiti alla vendita al consumatore finale potrebbero rivelarsi addirittura doppi.
Una crescita continua
In un mercato a veloce maturazione come quello degli USA, in questi anni si è assistito a una curva di crescita caratteristica, che dimostra come gli ultimi mesi siano stati decisivi per il raggiungimento di un volume economico in grado di giustificare uno spostamento di interesse delle case editrici verso il mercato dei libri digitali. Questo anche alla luce dell’abbattimento dei costi di produzione, delle difficoltà logistiche e dei rischi derivati dalle giacenze di magazzino. La scommessa sull’ebook paga soprattutto chi ha deciso di affrontarla senza reticenze, producendo anche le grandi novità in formato ebook: così, ultimamente, il presidente di Amazon, Jeoff Bezos, ha annunciato che negli ultimi mesi le vendite delle versioni digitali hanno superato quelle delle corrispondenti edizioni cartacee in maniera decisa: per ogni 100 libri “normali”, ne sono stati acquistati 143 in forma digitale. La tendenza ha raggiunto un picco durante il mese di luglio 2010, quando il rapporto è stato di 181 ebook ogni 100 libri cartacei. La causa che ha spinto a una tale impennata è probabilmente duplice: da una parte l’abbassamento del prezzo di acquisto del Kindle 2, il lettore di Amazon, dall’altra il fatto che l’80% degli ebook commercializzati abbiano un prezzo non superiore ai 10 $.
L’ebook fa leggere chi già legge. Ma anche gli altri…
Possedere un ebook sembra anche aumentare la voracità di lettura: il 53% dei possessori di un lettore dichiara di aver letto più libri rispetto ai sei mesi precedenti. A questo proposito, è interessante prendere in considerazione un altro dato estrapolato dalla ricerca Harris Interactive, che riguarda i libri comprati nel corso del 2009 da chi utilizza un lettore ebook rispetto a chi invece dichiara di farne a non lo possiede:
 
Libri letti in un anno        eReader
                            Chi li usa    Chi non li usa
                                         %    %
0                                       8    22
1-2                                   8    18
3-5                                  18    22
6-10                                30    16
11-20                              17    11
21+                                 20    11

Probabilmente, l’avvento del libro digitale potrà rappresentare un buon invito alla lettura anche per chi oggi non la ama, a patto che gli editori riescano a sviluppare le potenzialità offerte dal nuovo medium e a elaborare il fatto, difficilmente opinabile, che l’ebook è un prodotto che aggiunge al libro classico una multidimensionalità che comprende la multimedialità, l’interattività e una fruibilità aumentata. 

E in Italia?
Nel nostro Paese, i numeri sono naturalmente molto più modesti: l’AIE (Associazione Italiana Editori) ha recentemente stimato che il mercato nostrano degli ebook vale lo 0,03% di quello complessivo. Una percentuale irrisoria, ma destinata a salire molto velocemente, visto che a fine anno ci si aspetta che raggiunga lo 0,1%. Affinché questo si realizzi, occorre l’azione di diversi “driver” di vendita, i fattori che spingono all’acquisto:
•    La presenza di lettori di buona qualità disponibili a prezzo contenuto;
•    L’offerta di titoli interessanti e appetibili;
•    La presenza di canali commerciali autorevoli e funzionali;
•    Il prezzo dei singoli ebook.
Se tutto questo finora era mancato, la popolarità crescente dei “reader” e soprattutto l’affermazione dell’iPad (un lettore improprio, ma di enorme fascino e di grande penetrazione), l’entrata in scena delle maggiori case editrici italiane, il coinvolgimento di vetrine come IBS, Bol e Mediaworld Online non possono che far pensare che anche in Italia l’era dell’ebook stia per arrivare.
Rimane ancora da sviluppare una politica dei prezzi adeguata, a tutt’oggi uno dei punti di maggiore resistenza da parte delle case editrici, che sembrano non essere ancora pronte a formulare un nuovo piano economico adeguato all’inedito scenario.

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